Borgogna, Côte de Beaune -

 

Les Flâneurs

Saint-Romain

Varietà: Pinot Noir, Gamay, Marsanne, Roussanne

Viticoltura: Da coltivatori biologici e biodinamici

Flâneurs è un termine francese reso popolare nel XIX secolo per indicare un tipo di uomo urbano “passeggiatore”. Il flâneur è una figura ambivalente dell’opulenza e della modernità urbana, che rappresenta la capacità di vagare distaccati dalla società, per un divertimento derivante dall’osservazione della vita urbana. In questo caso, più che urbano, lo definiremmo agricolo.

Laurence, inglese di origini gallesi, e Nina di origini londinesi, si sono incontrati per la prima volta in Nuova Zelanda, dove Nina era andata per la vendemmia (lavorava già nel settore vitivinicolo). Da li, muovendosi con mezzi pubblici, hanno continuato il loro viaggio in Armenia e Georgia, dove si sono fermati a lavorare per Nika Marani.

L’anno successivo, il 2018, arrivano in Francia e trascorrono la vendemmia tra Bordeaux, Loira e Alsazia. La voglia di scoprire e formarsi li porta nel 2019 in Svizzera da Marcus Ruch, un piccolo produttore nel nord, che gli permette di provare a vinificare dell’uva nella sua cantina e producendo la loro prima cuvèe (1 tonneaux).

Nel 2020 si stabiliscono in Borgogna, esattamente a Saint-Romain in Cote de Beaune, dove iniziano il loro micro progetto di negoce nello stesso anno, lavorando alcune uve di amici produttori; qui hanno potuto provare l’esperienza di vinificare aligotè e pinot nero della Borgogna. I seguaci di questo domaine si chiederanno il perchè non si trovano le annate 2021 e 2022. La risposta sta nell’andamento delle annate.

In concomitanza con il loro micro negoce, questa coppia inglese lavora con altre aziende. Nina presso il Domaine Henri et Gilles Buisson, un grande domaine in conduzione biologica mentre Laurence lavora saltuariamente in un domaine di Meursault, ma continuando a cercare qualche appezzamento di proprietà ampliando il progetto per coltivare le proprie vigne. In questa regione bisogna avere pazienza ed attendere il momento giusto.

Il progetto prevede l’acquisto di uve senza intermediari e solamente da coltivatori che Nina e Laurence conoscono personalmente, con una comprensione del metodo di lavoro in vigna. Come il pinot nero del 2023 proveniente da alte quote tra Maconnais e Côte Chalonnaise o la Marsanne dal Beaujolais e il resto del pinot nero che ottiene dalla Ferme d’Aubigny ad Aluze (vicino a Rully e Mercurey) da cui hanno ricavato un fantastico e incredibile rosato.

La prima annata ufficiosa è la 2020, dove sono state prodotte solamente 2 barrique e 2 etichette: un Bourgogne rouge ed un Bourgogne aligotè.

La vendemmia 2023 è quella ufficiale, che sancisce l’inizio del progetto “Les Flaneurs”. Un’annata fortunata che dona ai due ragazzi un po’ di respiro sulla “quantità” (il numero di bottiglie rimane sempre molto ridotto) con anche il cambio di etichette, rispetto alla 2020. Laurence dice di essere arrivato al punto di non voler fare molte cuvée, ma di preferire l’assemblaggio di diversi vini, non solo perché è più semplice, ma anche perché gli piacciono, come quelli che fa Christian del Domaine Dandelion.

Con la vendemmia 2020, si era già percepito il talento di questa coppia.

Assaggiando i vini della 2023, si riconferma questo pensiero. Nina e Laurence hanno grande sensibilità verso la vinificazione e l’affinamento. Hanno il proprio stile, senza nessuna somiglianza e con un carattere tutto loro. Artigianali, tersi e croccanti.

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