Borgogna, Côte de Nuits -

 

Domaine Coquard Loison-Fleurot

Flagey-Echézeaux, Vosne-Romanée

Superficie: 8 ha

Varietà: Pinot Noir

Viticoltura: Biologica non certificata

Thomas Collardot, classe 1984, è l’uomo che ha risvegliato il Domaine Coquard-Loison-Fleurot da un lungo silenzio, riportandolo tra le voci più autentiche e sorprendenti della Côte de Nuits. Entrato in azienda di famiglia nel 2005, ha lavorato per anni lontano dai riflettori, affinandosi con pazienza e rigore, fino a trovare una sua cifra stilistica inconfondibile.

Figura calma e riservata, Thomas trasmette nella vigna e in cantina un approccio meditato e meticoloso. Nei suoi vini, la mineralità non è un dettaglio tecnico, ma una vera e propria firma: nei Clos de la Roche e Clos Saint-Denis, affiora come una trama salina e sottile, negli Echezeaux e Grand Echezeaux la delicatezza ed eleganza gustativa.

La sua vinificazione — attenta, rispettosa e mai invadente — lascia parlare il terroir con una trasparenza rara, restituendo al bicchiere non solo la potenza del territorio, ma anche la sua voce più intima. Così ogni sorso diventa un frammento di Borgogna pura, capace di emozionare oggi e di rivelare nuove sfumature con il tempo.

Flagey-Echézeaux è una piccola frazione di Vosne-Romanée, incastonata ai piedi del Clos Vougeot, tra Vosne e Chambolle-Musigny. In pochi chilometri quadrati, racchiude due tra i Grand Cru più celebrati della Borgogna: Echézeaux e Grands Echézeaux. Un territorio che da secoli cattura l’attenzione degli amanti del Pinot Noir, citato già da Claude Courtépée nel XVIII secolo come parte integrante della storia di Vosne.

Il Domaine Coquard Loison-Fleurot – spesso abbreviato in “CLF”, come recita anche il logo aziendale – nasce dall’incontro di tre storie familiari che si intrecciano nel cuore della Borgogna. I Coquard, i Loison e i Fleurot hanno unito le proprie radici, i vigneti e le visioni, dando vita a una sola anima, profondamente legata al territorio e alla tradizione sin dal 1900.

Thomas Colladot entra in azienda nel 2005, portando con sé una nuova visione. Dopo anni di apprendistato accanto alla famiglia, nel 2010 prende in mano la vinificazione in prima persona: un passaggio decisivo, che segna l’inizio di una nuova era qualitativa. Oggi, insieme alla sorella Claire – responsabile dell’amministrazione e dei rapporti con i clienti – guida il domaine con un equilibrio perfetto tra rispetto della tradizione e ricerca dell’eccellenza.

Il domaine beneficia di vigneti di prim’ordine in diverse denominazioni rinomate, tra cui Vosne-Romanée, Morey St Denis, Gevrey Chambertin, Chambolle Musigny e dal 2023 anche a Nuits Saint Georges.

Sin dal 1900, hanno coltivato vigne nei più grandi terroir e venduto uva ai négociant, imbottigliando solamente un terzo della loro produzione, ma quando questi contratti hanno iniziato a scadere nei primi anni 2000, la famiglia ha iniziato a riprendere in mano la produzione.

È raro incontrare un domaine che possiede vigne e allo stesso tempo vanta invidiabili proprietà di grand cru, tuttavia, sembra essere passato inosservato, ad eccezione di un paio di importatori attenti. Se i vini sono così brillanti non sarà così ancora per molto.

Thomas Collardot, classe 1984, è l’uomo che ha risvegliato il Domaine Coquard-Loison-Fleurot da un lungo silenzio, riportandolo tra le voci più autentiche e sorprendenti della Côte de Nuits. Ha lavorato per anni lontano dai riflettori, affinandosi con pazienza e rigore, fino a trovare una sua cifra stilistica inconfondibile.

Il Domaine CLF coltiva vigne da molti anni e per questo beneficia di un ottimo materiale vegetale, infatti la maggior parte delle viti risale agli anni ’50 o precedenti, con una selezione di pinot di qualità e su ottimi portainnesti.

La maggior parte delle viti in Grands Echézeaux risale al 1929, parte del Clos de la Roche al 1933 e del Clos St-Denis al 1937. I vigneti sono arati e gestiti in modo biologico, ma non in modo prescrittivo

Il parco vigne di questo domaine dalle nobili radici è sbalorditivo. Si può spaziare tra i village e i Grand Cru più importanti della Cote de Nuits.

Figura calma e riservata, Thomas trasmette nella vigna e in cantina un approccio meditato e meticoloso. Nei suoi vini, la mineralità non è un dettaglio tecnico, ma una vera e propria firma: nei Clos de la Roche e Clos Saint-Denis, affiora come una trama salina e sottile, che sostiene e amplifica il frutto con precisione e verticalità come per gli Echezeaux e Grand Echezeaux dove la struttura si fa più avvolgente e delicata, ma sempre equilibrata da un’eleganza slanciata e da una fine tensione aromatica.

Dal 2017 ha introdotto l’uso ragionato dei grappoli interi (oggi circa il 30% nella maggior parte delle cuvée), ottenendo complessità aromatica e profondità gustativa. I vini maturano 18 mesi in legno, senza travasi, filtrazioni o chiarifiche, con un uso calibrato di barrique nuove: 25-30% per village e premier cru, 50% per grand cru, fino a due terzi per Clos Saint-Denis e Grands Echézeaux.

La sua vinificazione — attenta, rispettosa e mai invadente — lascia parlare il terroir con una trasparenza rara, restituendo al bicchiere non solo la potenza del territorio, ma anche la sua voce più intima. Così ogni sorso diventa un frammento di Borgogna pura, capace di emozionare oggi e di rivelare nuove sfumature con il tempo.

I vini del Domaine Coquard Loison Fleurot hanno una capacità rara: sanno emozionare fin da giovani, ma possiedono l’energia per evolvere in bottiglia per decenni. Sono incentrati sul frutto, ma non semplici; complessi, ma mai austeri. Come afferma Thomas:

“Ai miei vini serve il giusto tempo per esprimersi – in bottiglia e nel bicchiere.”

Assaggiarli significa entrare in un frammento di Borgogna pura: precisa, nitida, elegante.

Scopri i Vini